Ai giorni nostri, è molto difficile riuscire a tenere in vita una Big Band come la Sound Art Orchestra, sia per l’impegno delle prove, richiesto periodicamente ai musicisti, sia per le difficoltà che si devono affrontare nell’organizzare concerti e nel trovare i finanziamenti necessari al sostentamento di una struttura così complessa.
Ci vuole un Leader che riesca a tenere unito il gruppo e a gestirlo al meglio, non solo dal punto di vista logistico ma anche da quello artistico. È infatti fondamentale costruire un repertorio musicale adeguato e trovare un linguaggio comune tra le varie sezioni dell’orchestra, cercando di rispettare ed approfondire al meglio la pronuncia, l’effettistica e i colori richiesti dalle diverse partiture, tradizionali o moderne che siano.
Così il maestro Lino Bragantini, bravo trombonista e grande conoscitore di questa musica, riesce ad interpretare al meglio grandi classici, come Avalon di V. Rose, More di R. Ortolani e Stella by starlight e ad inoltrarsi in un repertorio poco battuto, affrontando brillantemente brani come Opus in Pastels di S. Kenton o Collaboration di S. Kenton e P. Rugolo.
Ritmica swingante, sezioni ben equilibrate e ottimi interventi dei solisti, tra cui spiccano la bella voce di Rossana D’Auria, la graffiante tromba di Sandro Gilioli e il trombone di Lino Bragantini.
Un disco coinvolgente, ben suonato e ben registrato, che ci fa conoscere una realtà musicale preziosa e di grande livello artistico.
Mauro Ottolini